lunedì 20 febbraio 2017

Irlandando 2017: English market di Cork e Kinsale



I mercati sono il cuore pulsante delle città. Nascondono piccole fortune e grandi soprese a chi è capace di perdersi tra i banchi e lasciarsi guidare dal proprio olfatto.
I mercati sono un concentrato di varia umanità e accolgono clienti delle più disparate classi sociali.
I mercati sono un esperimento sociologico, non c'e' dubbio. Un calderone di voci urlanti e angoli discreti. Il cibo ha tutto un altro sapore, acquista la dignità perduta nei grandi centri commerciali. Diventa cultura mescolandosi con il venditore e l'acquirente che chiede informazioni e cerca di tirare sul prezzo. Nei mercati si odora prima di comprare, si palpa, si assaggia. Si percorrono chilometri a piedi facendo sempre lo stesso giro, perchè ad ogni passaggio avviene una nuova scoperta. In alcuni mercati si mangia su sgabelli più o meno comodi, immersi in un'isola nella quale i cinque sensi ballano continuamente. Sono luoghi stimolanti. Portatemi in un mercato e mi farete felice.

L'English market è uno dei miei preferiti. Pur non essendo un carnivoro devo ammettere che per gli amanti della ciccia è una gran bel vedere. L'Irlanda è povera di vegetali ed è costretta ad importare da tutto il mondo, ma in quanto a carne e alcuni tipi di pesce allora chapeau. I pascoli immensi e ricchi di erba fresca consentono di produrre carni eccellenti, tra cui il famoso Angus Irlandese. Camminando per i banchi ci si accorge della qualità della carne soprattutto dal colore, ma da come viene presentata e manipolata da esperti macellai. I banchi del pesce sono ricchi di salmone e di pesci dell'oceano. A me il salmone basta e avanza. Dimenticatevi quello che mangiate a Natale o che trovate nei supermercati nostrani. Questa è tutta un'altra storia. E se venite a Cork, invece dei soliti souvenir comprate del salmone per i vostri amici, li renderete persone felici. Nell'English Market si mangia, e anche molto bene. E si spende poco. Consiglio sempre la zuppa del giorno, preparata fresca quotidianamente e diversa ogni volta. Accompagnatela con del pane appena sfornato e del burro salato, non ve ne pentirete.
Se amate i viaggi e la cucina come me, non potete perdervi assolutamente questo posto!
E grazie a Daniela (la mia guida speciale e personale) che me l'ha fatto conoscere.

Kinsale è una cittadina di mare a un'ora circa d'auto da Cork. Ci sono stato due volte. La prima, per una passeggiata, una visita alle case colorate e un pranzo da Dino's. La seconda, per pranzare direttamente da Dino's. Fino ad ora, il miglior fish and chips mai mangiato. Le porzioni sono abbondanti, i prezzi assolutamente in linea con la qualità dei piatti e il locale è molto carino. Anche il servizio è impeccabile e il personale gentile. Non è un posto turistico per fortuna e il menù non presenta una grande varietà di piatti. Oltre al fish and chips, vi consiglio la fish cake e la chowder soup, a dir poco gustosissima! Se siete nelle vicinanze non lasciatevi scappare un pranzetto in questo delizioso ristorante sul mare!
























giovedì 9 febbraio 2017

Irlandando 2017: io viaggio da solo





Almeno una volta nella vita fate un viaggio in solitaria. Non importa che andiate lontano, che siate sposati o single, che abbiate bisogno di allontanarvi o che viviate una bella vita. Fatelo e basta. Non abbiate paura di prendere un treno, un aereo o una nave o di non conoscere la lingua del paese che visiterete. Il mondo è pieno di persone come voi. Vi aiuterà tantissimo. Che sia un week end o una settimana, un viaggio culturale o di puro divertimento, partite. Lasciatevi alle spalle per un momento la famiglia,i figli, gli amici, la piccola o grande città che conoscete a menadito. Mettete da parte gli aperitivi, le cene e i bar nei quali ordinate il solito. Cambiate strada. Tornerete cambiati, arricchiti e stupiti. Vi sentirete più forti, più indipendenti e meno bisognosi degli altri. Non per egoismo o altro, solo per amor proprio. Riscoprirete la vostra individualità persa chissà quale giorno e in quale vicolo della città in cui avete sempre abitato. Acquisterete maggiore fiducia nelle persone e sarete meno diffidenti dell'altrui aiuto, quello disinteressato. Perdetevi nella nuova città, nei suoi vicoli, camminate senza una meta. Le guide turistiche, si quelle sono importanti fino ad un certo punto. Non ci sarà nessuna guida o mappa che vi mostrerà il luogo dove andare per ritrovare voi stessi. Girate per i mercati, assaggiate il cibo, passeggiate per ore senza una meta. Spegnete lo smartphone, disconnettetevi dal mondo virtuale, fate incetta di cultura locale. Prendete i mezzi, usate le gambe, chiedete un passaggio, mischiatevi tra la gente. In questo modo vi allontanerete per guardare meglio da vicino. Non è una contraddizione, riuscirete solo a mettere meglio a fuoco la vostra vita di tutti giorni. Cambierete, in meglio. Riuscirete a vedere le cose con occhio diverso, non perchè siano oggettivamente cambiate, ma perchè il vostro punto di vista sarà mutato. La vostra mente rigenerata da nuovo ossigeno vi aiuterà ad affrontare meglio il quotidiano. E poi vi verrà voglia di partire ancora, magari in compagnia. Fatelo, ne varrà la pena. Davvero!

mercoledì 14 dicembre 2016

Burger Bar Cargo: un angolo (anzi, un container) a stelle e strisce a Salerno



Finalmente ci siamo. Un hamburger come si deve! E che scelta! In pieno centro a Salerno, un insolito container (si proprio quelli che vediamo nei porti), come se fosse precipitato dal cielo, sgomita tra i negozi tradizionali, con le solite vetrine. E questa trovata sicuramente riesce a catturare l'attenzione dei passanti. Ma, tutto fumo e niente arrosto oppure la sostanza va a braccetto con la forma? Ero un pò scettico sinceramente, ma la mano di uno dei proprietari si vede. Solo chi vive e visita certi posti può importare la vera cucina. E la contaminazione con la materia prima italiana è stata davvero una scelta azzeccata. L'hamburger puo' essere composto a piacimento  (come la variegata scelta di tipologia di panino), sia come grammatura che come carne, che spazia dal black angus, alla chianina, passando per il bufalo e concludendo con il  vegetariano. Per non parlare di una quantità considerevole di salse, verdure, formaggi e insalate. Ottime le patate fritte e servizio simpatico e veloce. Per il resto, potrete scegliere tra insalate, carne alla brace e anche cucina messicana. I prezzi? Davvero convenienti. Bravi, avete fatto centro!
ps. il caffè? davvero buono!
Il viaggiatore.


www.burgerbaritalia.com

Corso Vittorio Emanuele, 82 - Salerno




martedì 29 novembre 2016

Ristorante Dionysos, dove la passione è di casa




Domenico è un ragazzone sorridente e appassionato. Un passato da autotrasportatore gli ha permesso di girare in lungo e largo il Cilento e conoscere tutte le eccellenze locali. Poi si è letteralmente buttato in quest'avventura e ci sta mettendo anima e corpo. Un locale anonimo in una strada a scorrimento veloce. E poi quello che non ti aspetti. Una vetrina di prodotti locali diligentemente sistemati, un forno a legna non ancora caldo e profumo di casa. E poi, lui, ad accoglierti con un sorriso sincero, il primo biglietto da visita di un viaggio culinario che ha lasciato il segno. Domenico è chiacchierone, ma dice cose importanti. Parla della sua terra, della valorizzazione dei prodotti tipici, suggerisce di bucare montagne e ristrutturare ponti per favorire lo scambio e velocizzare gli spostamenti. E' un ingegnere del gusto. E' consapevole e preparato. A tratti, simpaticamente logorroico. La sua cucina è spontanea e sincera. E' quella di casa, della mamma, della nonna. Abbonda nelle porzioni perchè, come tutti i meridionali, esige che ti alzi da tavola sazio come il giorno di Natale. E' il suo modo per dare amore. Ti riempie la tavola di ogni ben di Dio. Ti parla delle alici di menaica, del fico bianco del cilento, dell'uva rossa, del pane cotto a legna e della mozzarella con foglie di mirto. Non sbaglia un colpo. I suoi occhi brillano. Ha passione. Quella che tutti vorremmo vedere nei ristoratori. Passione e conoscenza. Minestre di legumi, patate fritte alla cilentana, tagliere di affettati e formaggi, zucca con pecorino, fagioli cannellini e vino rosso cilentano. E pane e focaccia caldi. Il prezzo? Ridicolo. Vale assolutamente la pena fare un viaggio culinario a tavola di Domenico, un viaggio pieno di amore, passione e conoscenza.

via Magna Grecia 472
Loc. Borgonuovo
Capaccio Paestum
Tel. 3402494588





lunedì 21 marzo 2016

"Metempsicosi di un cuoco", il libro

Erano mesi che non pubblicavo. Mesi particolari. Ho scritto un libro e l'ho pubblicato. Spero vi piaccia, al momento è solo in formato ebook, magari tra un po' uscirà il cartaceo...buona lettura a tutti!
Ecco il link:

https://sell.streetlib.com/book/metempsicosi-di-un-cuoco-sergio-saviello


mercoledì 23 settembre 2015

Pizzoccheri con broccoli al vapore - vegan gluten free


Piatto semplice, povero, economico, ma gustosissimo e pieno di energia. I pizzoccheri sono un tipo di pasta realizzata con il grano saraceno (che grano vero e proprio non è) e quindi adatti anche a chi ha problemi di celiachia. La cottura al vapore (una vaporiera di bambù costa sui dieci euro) permette di mantenere pressoché inalterate le proprietà organolettiche della verdura che non perderà i sali minerali, le vitamine e il gusto.

Ingredienti per quattro persone:

320 gr. di pizzoccheri (li trovate facilmente nei grandi supermercati e costano davvero poco)
2 broccoli di media dimensione
olio evo qb
sale qb
pepe a scelta
peperoncino a scelta

Preparazione:

Lavate i broccoli e poneteli nella vaporiera. Riempite una pentola di acqua, poggiateci la vaporiera e portate ad ebollizione. Dopo circa quindici minuti i broccoli saranno teneri da sfaldarsi facilmente con la forchetta (potete usare anche un minipimer). Conditeli come più vi piace: io ho messo olio a crudo, pochissimo sale, pepe e peperoncino (potete usare anche pomodori secchi, acciughe ecc. ecc.). Nella stessa acqua fate cuocere la pasta e una volta al dente mescolatela con la verdura. Un piatto davvero semplice, ma molto economico e davvero salutare. Buon appetito!

mercoledì 16 settembre 2015

Frittata di pasta in padella: non tradisce mai!


Frittata di pasta, pizza di maccheroni, pizza di spaghetti, ecc. ecc. Come la si voglia chiamare è sempre un grandissimo evergreen, soprattutto per noi meridionali. Ci ha fatto compagnia nelle gite a scuola, nei picnic in famiglia e nelle famose pasquette. Non avendo un rigido "disciplinare", può essere usata come un vero e proprio svuota frigo (tipo il gateau di patate), anche se a me piace semplice e con sapori netti che si distinguano bene. Può essere realizzata al sugo di pomodoro o in bianco, anche con diversi tipi di pasta, perchè no!

Ingredienti per una frittata in una padella da 24 cm circa.

800 gr. di spaghetti
3 uova intere
salame qb
formaggio a piacere qb
pepe qb
sale qb
olio evo qb

Preparazione.

E' vero, ci sono tanti "quanto basta", dipende solo da voi, dai gusti e dalla quantità di ingredienti che desiderate apprezzare nella frittata. Potete modificarli a piacimento sia in quantità, che diversificando, ad esempio, gli insaccati o i formaggi.
Portate ad ebollizione una pentola con abbondante acqua salata e fate cuocere gli spaghetti fino a che non siano al dente. Scolateli e riponeteli in un recipiente aggiungendo un filo d'olio affinché non si attacchino. Aggiungete le uova e gli altri ingredienti, andando a mescolare per bene con le mani. Riscaldate una padella antiaderente e ungetela con dell'olio. Versate gli spaghetti e appiattiteli con un mestolo. Fate cuocere più o meno sette, otto minuti per lato andando a controllare ogni tanto che non si bruci. L'operazione più difficile è sicuramente quella di girare la frittata e farla cuocere dall'altro lato. Armatevi di forza e pazienza (perchè peserà tanto) e aiutandovi con un coperchio molto ampio la rovesciate, per poi farla scivolare di nuovo sulla padella. Può essere mangiata calda, tiepida e fredda, quindi, a voi la scelta. Buon appetito!