lunedì 31 ottobre 2011

La pasta e lenticchie di Norma

Il volto era rigato di lacrime, lo stesso rito di sempre, le stesse sensazioni, gli stessi profumi. La mano esperta guidava il coltello affilato nella tenera e succosa carne della cipolla, prima spogliata delle sue vesti e poi affettata con cura e amore. Appunto, amore, per la cucina, per le persone a cui il piatto avrebbe rinfrancato il corpo e lo spirito. Nel frattempo le lenticchie borbottavano in un pentolone con acqua bollente e divenivano sempre piu’ morbide. Lo sfrigolio della cipolla nell’olio caldo emanava un profumo intenso che le riempiva le narici e le dava una sensazione di benessere. Delicatamente versava la polpa di pomodoro in quell’unguento delizioso fatto di olio e cipolla, creando un matrimonio unico di odori e umori. Le lenticchie erano pronte, era giunta l’ora di unirle al pomodoro. Scolate dell’acqua di cottura le versava nella gustosa salsa di pomodoro e aggiustava di sale per darle una marcia in più. Mescolando qualche minuto affinché si creasse una zuppa densa, tuffava un misto di tubetti e spaghetti spezzati e lasciava che il calore facesse la sua parte.  Mescolando a più riprese, la pasta rilasciava il suo amido e passati una decina di minuti il capolavoro era pronto. Un grande mestolo e un piatto fondo a raccogliere quella pietanza che non aveva eguali. La mia pasta e lenticchie.



Foto di Elisa B.

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