martedì 22 gennaio 2013

Sigep 2013 : il trionfo del Made in Italy


Quando si parla di eccellenza, di prodotto italiano, di know how da esportare del mondo, una sintesi potrebbe essere questa sigla: Sigep (salone internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianale).  Migliaia di visitatori, novantamila metri quadri con quattordici  padiglioni, circa mille espositori e un fermento mai visto prima d’ora.  Buyers e venditori allo stesso tavolo, contrattazioni continue, assaggi, prove, facce stravolte dalla stanchezza,  tensioni e soddisfazioni, tanto, ma tanto lavoro. L’Italia che lavora e produce, che non vuole arrendersi , che spinta dalla passione vuole tenersi stretta le proprie tradizioni e veicolarle nel mercato globale. Panificatori instancabili che spiegano a un pubblico di curiosi, professionisti, food bloggers  la nobile arte del pane e della pizza, pasticceri che si sfidano per realizzare la torta migliore e che fanno fronte comune per difendere la propria arte, gelatai che riempiono coni e ancora coni per la felicità di grandi e bambini.  Una mescolanza di profumi, dal pane al caffè, dal cioccolato alla pizza, ogni padiglione come un’isola del gusto, un’italia perfettamente rappresentata da dialetti che la percorrono tutta. Un’organizzazione pressoché impeccabile, dal gigantesco parcheggio alla sala stampa, d’altra parte siamo in Romagna, dove l’ospite da sempre è considerato sacro.  Trovarsi davanti maestri della pasticceria come  Maurizio Santin e la guru della panificazione come Sara Papa alle prese con la propria arte è stato davvero emozionante, girovagare e passare dal piccolo artigiano ad immense macchine industriali mi ha fatto capire quanto lavoro c’è dietro un prodotto finito, quante persone lavorano al fine di portare in tavola l’eccellenza, cosa che dovrebbe far sentire noi italiani un po’ più orgogliosi delle nostre tradizioni, della nostra terra e ricercare meno esotismi che seguono la moda e che durano il tempo di una stagione. Per concludere, volevo fare i miei complimenti alla professionalità, cordialità e simpatia di tutto lo staff del molino Quaglia, una vera e propria eccellenza nella produzione di farine biologiche macinate a pietra. E poi, “spacciare” pasta madre è stata un’idea davvero grandiosa, perfetti!






































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